Mostre collaterali

Mostre collaterali

“Madre e figlio. Un'amore infinito”

La mostra intende ripercorrere, attraverso immagini simboliche e iconiche che culminano nella Madonna “della neve” di Andrea della Robbia, il significato e la rappresentazione della maternità dall’antichità al Rinascimento.

A partire da una statuetta in bronzo di Iside Lactans, parte della Collezione Egizia del MANN, passando per le statuette votive di kourotrophos provenienti da Capua e databili al IV-III secolo a.C., risulta evidente la centralità del tema della maternità che nel mondo classico era strettamente correlato alla celebrazione di culti in onore di potenti divinità femminili dotate di innumerevoli prerogative: grandi madri, dunque, che governavano il ciclo della natura in tutte le sue forme, da quella umana a quella vegetale e animale e non solo.

L’idea di affrontare questo tema è partita da uno dei dibattiti più accessi e complessi degli studi storico-archeologici e religiosi, ossia dalla considerazione che la figura della Madonna sia la trasposizione più o mendo diretta di alcune grandi divinità femminili del pantheon antico

Numerose sono le analisi e le letture storico-antiquarie che sottolineano la continuità iconografica, la trasposizione di simboli, la sopravvivenza di culti e rituali tra queste grandi divinità del mondo antico e la figura della madre di Dio, nelle sue più svariate formulazioni e accezioni.

Il pensiero, dunque, che Maria Vergine non sia solo la madre di Dio ma raccolga in sé prerogative e sfere cultuali delle grandi divinità del mondo antico trova largo consenso negli studi, in particolare in quelli di antropologia culturale, dove è proprio il tema della maternità ad accomunare queste figure in una sorta di eredità cultuale dove sarà proprio il ruolo di madre alla base, da un lato, del legame che, nell’immaginario collettivo, si instaura con le dee madri dell’antichità, dall’altro, della grande fioritura e diffusione della devozione mariana.

Le opere: 
Statuetta di Iside Lactans
Dall’Egitto, Collezione Borgia
Bronzo - Tardo periodo dinastico
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Statuette di kourotrophos (colei che allatta/nutre i fanciulli)
Da Capua
Terracotta - IV-III secolo a.C.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Guttus (poppatoio)
Dalla Campania centro-settentriole
Ceramica a vernice nera - IV-III secolo a.C.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Poppatoio a forma di volatile
Italia meridionale, restituzione dal Cleveland Museum of Art
Ceramica a vernice nera sovraddipinta - Fine IV-III secolo a.C.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Fanciullo in toga
Da Pompei
Marmo - I secolo d.C.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Fanciullo intento al gioco
Da Pompei
Marmo  - Seconda metà del I secolo d.C.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

 

“Nobilis Materia”

Se è vero che il futuro sia incerto, è invece certo che il passato sia realtà.

Di quanto accaduto nei secoli passati ci resta tutto ed abbiamo il dovere di conservare e preservarne il meglio. E’ proprio questo il senso delle celebrazioni dell’anno Robbiano (Andrea della Robbia Firenze 1435-1525) con cui si rende omaggio ad uno dei più importanti artisti del mondo, al pari delle più blasonate menti e genialità del passato che hanno reso immortale l’arte del fare e del saper donare opere mirabili, attraverso l’uso della straordinaria lavorazione nella tecnica della ceramica policroma invetriata, caratterizzate dalla bicromia bianco-blu. Realizzare il progetto “Nobilis Materia” diventa quindi una grande responsabilità alla quale pensare attraverso la conoscenza contemporanea un percorso didascalico, emotivo ed allo stesso tempo percettivo, consapevoli di rimanere comunque un passo indietro lasciando la scena al grande artista. Ed è proprio per questo che è stato chiamato Gianluca Bianco, artista contemporaneo la cui visione sembra appartenere alle più nobili sensibilità popolari i cui valori non dobbiamo dimenticare. Gigantografie di scatti fotografici saranno diffuse all’interno della città di Foiano Della Chiana (Ar) dove alcune tra le più notevoli creazioni del della Robbia sono sapientemente conservate ed attraverso un percorso didattico e mappato ci portano alla antica Chiesa della Carbonaia proprio in centro storico dove la grande istallazione in ceramica “Porziuncola” ne definisce il progetto curatoriale.

“La bellezza crea assuefazione… continuiamo a meravigliarci ancora…”

Massimo Magurano
Curatore                                                                                                                                       

Info: Mostra “Madre e figlio. Un amore infinito” presso Museo S. Maria Fraternita 
Orari: Lunedì 9.00 - 12.00
Sabato 9.00-12.00 / 16.00-19.00
Domenica 9.00-12.00

Info: Mostra “Nobilis Materia” presso Sala Carbonaia 
Orari: Lunedì 9.00 - 12.00
Sabato 9.00-12.00 / 16.00-19.00
Domenica 9.00-12.00