Archivio Mario Tozzi

Archivio Mario Tozzi

L’archivio del pittore MARIO TOZZI, uno dei massimi pittori del 900 italiano, è stato da lui voluto e creato negli ultimi della sua vita e rappresenta la memoria storica del Maestro.

Mario Tozzi nasce a Fossombrone (PU) nel 1895 e muore in Francia, a Saint Jean du Gard, nel 1979. Nel corso della sua lunga attività di artista lavora soprattutto in Francia e in Italia, ottenendo sempre importanti riconoscimenti. Dagli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna Tozzi passa alle mostre a Parigi nel gruppo, da lui fondato, degli Italiens de Paris, con Massimo Campigli, Filippo De Pisis, René Paresce, Giorgio De Chirico, Alberto Savinio e Gino Severini.

Le sue opere sono esposte e conservate nei musei di tutto il mondo.

Se si esclude un periodo di inattività dovuto a motivi di salute, il lavoro pittorico di Tozzi ha coperto tutto l’arco della sua esistenza.

L’archivio custodisce la testimonianza di circa settant’anni di vita professionale artistica: sono documentate tremila opere corredate da foto d’epoca, corrispondenza con istituzioni, con pittori, scritti inediti, cataloghi di mostre, articoli, circa 3000 pubblicazioni (tra libri arte, trattati, riviste, etc.trattati) dal 1915 ad oggi etc., oltre alle singole schede tecniche che permettono, per quanto possibile, tracciare il percorso delle singole opere.

Si tratta di un fondo di piccole dimensioni, ma che rappresenta quanto rimane, della documentazione prodotta da Tozzi, L’archivio si trova a Foiano della Chiana per volontà del pittore stesso che, agli inizi degli anni Settanta, aveva delegato il suo gallerista e mercante, Mario Tiezzi, ad occuparsi delle autentiche delle sue opere, dotandolo di tutti i materiali necessari (fotografie, lettere ecc.).

Dal 1991 il curatore dell’archivio è il figlio Roberto Tiezzi.

L’Associazione Mario Tozzi, oltre a conservare l’archivio del pittore, protegge la sua opera svolgendo autentiche, conferme e confronti dei dipinti, informazioni per organizzazione di mostre, cataloghi, libri, studi di ricerca, collaborazioni con istituzioni, musei, ricercatori, etc. e costituisce l’unico ente riconosciuto a livello mondiale a tutela del pittore. L’archivio ha inoltre collaborato in più occasioni con i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale.

L’Associazione è inoltre attiva sui mezzi di comunicazione, stampa, internet, social (facebook, instagram, youtube etc.).

In data 7 settembre 2021, con decreto n. 18/2021, l’archivio dell’Associazione Artistico Culturale Mario Tozzi è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dal Ministero della Cultura Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.

 

Sede legale: ASSOCIAZIONE ARTISTICO CULTURALE MARIO TOZZI

Corso Vittorio Emanuele n.90 52045 Foiano della Chiana (AR)

Codice Fiscale: 92073350511 Partita Iva: 02113420513

 

Sede ARCHIVIO: Via Cairoli n.10 52045 Foiano della Chiana (AR)

Recapiti: info@mariotozzi.it associazione@pec.mariotozzi.it

cell.335.8358717

 

Siti istituzionali:

www.catalogogeneralemariotozzi.it

www.mariotozzi.it

 

 

 

Biografia

Mario Tozzi Nasce a Isola di Fano (frazione del Comune di Fossombrone) in provincia di Pesaro-Urbino, primo di cinque fratelli. Suo padre Giacinto Tommaso, medico, stabilisce la famiglia a Suna sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Abbandona gli studi di chimica all'istituto L. Cobianchi di Intra per dedicarsi alla sua vocazione artistica ed entra all'Accademia di belle arti di Bologna nel 1913, dove conosce Morandi e Licini. Si diploma nel 1915. Svolge il servizio militare nella prima guerra mondiale, nella quale perde due fratelli[1].

Congedato nel 1919, sposa una giovane francese, Marie Therèse Lemaire, e con lei si stabilisce a Parigi. Qui espone al Salon des Artistes Indépendantes, al Salon d'Automne e al Salon des Tuileries dove viene subito notato dalla critica. Nel 1926 ritrova a Parigi il suo amico Licini e conosce gli altri pittori italiani d'avanguardia]. In particolare stringe amicizia col pittore e cartellonista pubblicitario Severo Pozzati.

Nello stesso anno espone alla prima mostra di Novecento. Fonda il Groupe des Sept (Gruppo dei Sette, conosciuti anche come Les Italiens de Paris) con Campigli, de Chirico, de Pisis, Paresce, Savinio e Severini. Gli anni trenta sono per lui ricchi di affermazioni. È insignito della Legion d'onore dal governo francese[2].

Tornato a Roma nel 1936 si dedica all'affresco (nel 1938 per l'interno del Palazzo di Giustizia di Milano)[1]. Espone alla Biennale di Venezia nel 1938 e nel 1942.

Gli anni quaranta e cinquanta costituiscono per lui un lungo periodo di scarso lavoro, ma di profonda riflessione e che lo vedono assente dalle esposizioni anche per gravi problemi di salute. È tuttavia alla Biennale di Venezia nel 1948, nel 1952 e nel 1954.

Riprende infine a esporre nel 1958 alla galleria Annunciata a Milano. Nel 1960 si stabilisce a Suna nella casa di famiglia, conosciuti del periodo sono i dipinti con i suoi "fondi bianchi" e le sue litografie a colori rappresentanti teste femminili[1].

Nel 1971 fa ritorno in Francia per essere vicino alla figlia e ai nipoti. Vi muore nel 1979.

Nel 1988 viene pubblicato dalla Giorgio Mondadori Editore il Catalogo ragionato generale dei dipinti di Mario Tozzi, opera in due volumi curata da Marilena Pasquali in stretta collaborazione con la figlia Francesca Tozzi e lo Studio Tozzi di Foiano della Chiana (Arezzo) nella persona del prof. Tiezzi. Nel 2012 viene costituita l'Associazione Artistico Culturale Mario Tozzi.

Nel 2021 Il Ministero della Cultura dichiara l'Archivio del Maestro Mario Tozzi di interesse storico particolarmente importante, tutelando lo stesso come patrimonio culturale.